ROMA Grimaldi chiede che le restrizioni alle deroghe sugli imbarchi previste dal decreto Cociancich siano limitate a navi passeggeri e tabelle minime, pena “la perdita di 1.500 posti di lavoro italiani
Nel tentativo di fare luce sugli effetti del “riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime”, cui il Governo è stato delegato con la Legge Europea, la Commissione Trasporti della Camera ha iniziato una serie di audizioni dei soggetti interessati, partendo da Confitarma.
L’ultima versione del decreto legislativo (datata 29 agosto) è pressoché identica a quella circolata prima dell’estate, che accoglieva i desiderata di Vincenzo Onorato e di Fedarlinea sull’abolizione di ogni deroga all’obbligo di imbarco di marittimi comunitari sui ro-pax iscritti al Registro Internazionale e impegnati in rotte di cabotaggio, anche qualora i viaggi precedano o seguano una tratta internazionale.