Genova – Lo staff del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è già al lavoro sui 334curricula inviati dagli aspiranti presidenti per le Autorità portuali di sistema, così come previsto dalla riforma dellagovernance di settore. Secondo indiscrezioni, almeno la metà delle auto-candidature pervenute al ministero non rientrerebbero nel criterio base previsto dalla norma, cioè la «comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale». Delrio valuterà personalmente quelle “valide”, ma 170 domande sarebbero già cestinate. Negli uffici di più Autorità portuali in Italia intanto si stanno aprendo dei dibattiti man mano che il testo della norma viene studiato dai funzionari degli enti, tanto che a breve, si parla del 15 settembre, proprio il giorno in cui il decreto entrerà in vigore, potrebbe esserci una riunione al ministero sul tema. Un primo punto sono proprio i criteri di “comprovata esperienza” che non riguardano solo i presidenti (e ovviamente ai segretari generali), ma stando all’art. 11 del decreto anche ai membri del comitato di gestione: nel board dei porti, Regioni e Comuni e Città metropolitane non potranno mandare chiunque, ma persone che abbiano lo stesso livello di preparazione dei presidenti.