Istruzione, formazione e avviamento a un impiego di prestigio nel comparto marittimo. La prospettiva concreta di un’occupazione da professionisti del mare è il presupposto e l’obiettivo cardine della fon- dazione Mo.So.S, acronimo di Mobilità Sostenibile Sardegna, l’istituto tecnico superiore di trasporti e logistica di Cagliari specializzato nei settori della mobilità sostenibile e dell’economia marittima. Una struttura di eccellenza attiva da quattro anni nel panorama didattico dell’Isola, che in queste setti- mane ha ripreso l’attività per il biennio 2017 – 2019 con il terzo corso per tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci – conduzione del mezzo navale, aperto a 22 allievi diplomati degli istituti nautici nel duplice percorso di allievo ufficiale di navigazione e allievo ufficiale di macchine. Un ciclo di studi della durata complessiva di cinque semestri tra formazione in aula, corsi di aggiornamento STCW e 12 mesi a bordo con il rilascio, previo superamento dell’esame nale, del diploma di tecnico superiore e la relativa abilitazione alla professione.
Promossa dagli ottimi ri- scontri occupazionali di questi primi tre anni di attività sperimentale, la nuova edizione del corso Mosos ha aperto i battenti a dicembre con la presentazione ufficiale di Giovanni De Santis, presidente della fondazione,con l’intervento del direttore marittimo e Comandante del porto di Cagliari Giuseppe Minotauro e del capo delegazione del Collegio capitani per la Sardegna Nicola Silenti. Un evento accompagnato dal riconosci- mento unanime dell’importanza strategica dell’istituto, costituito nell’ottobre del 2014 per favorire l’incontro tra la domanda occupazionale delle imprese del comparto e gli allievi diplomati degli istituti nautici e tecnici, privi sino a quel momento di una valida scelta alternativa nel ventaglio delle opzioni formative post diploma.
Si tratta di uno strumento didattico innovativo ma annodato in modo indissolubile alla tradizione, che si avvale dell’esperienza organizzativa dell’Istituto di istruzione superiore Buccari – Marconi di Cagliari con il contributo attivo della Regione Sardegna, di enti formativi e istituti scolastici superiori (tra i quali il Garibaldi de La Maddalena, il Paglietti di Porto Torres, l’Amsicora di Olbia e il Colombo di Carloforte), nonché le aziende CTM S.p.a. e Italmar e il Centro interuniversitario di ricerche economiche e mobili- tà. Un organismo sperimentale figlio di una formula lontana dalle convenzioni, quella degli istituti tecnici superiori, ideati come scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologi- ca per promuovere lo sviluppo economico e la competitività dei territori grazie al modello organizzativo della fondazione: un modello, la fondazione, con cui si incentiva la partecipazione e la collaborazione tra imprese, centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali e
sistema scolastico e formativo. Istituita con l’obiettivo di incentivare l’impiego della tecno- logia applicata all’economia del mare, la fondazione Mo.So.S. pone al centro della propria attività la formazione di tecnici specializzati nei settori della mobilità di persone e merci, della produzione e manutenzione dei mezzi di trasporto e delle relative infrastrutture logistiche e dell’infomobilità, ossia nell’utilizzo di dispositivi e strumenti informatici come il GPS a supporto dei trasferimenti. E’ un’attività che incentiva e promuove l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e addestramento al lavoro, con il coinvolgimento attivo delle piccole e medie imprese del territorio nell’innovazione tecnologica e nella formazione continua dei lavoratori già impiegati.
Un settore strategico, quello dei trasporti su mare, che da tempo vede l’Italia protagonista del tra co passeggeri del Vecchio continente e dei tra ci a corto raggio nel Mediterraneo. Quello della navigazione a corto raggio, è un settore che occupa da solo circa 20 mila addetti e genera un fatturato complessivo di circa 5 miliardi di euro, muovendo ogni anno circa 40 milioni di passeggeri grazie a costi assai più van- taggiosi rispetto al trasporto ferroviario e, soprattutto, su gomma. Numeri che collocano l’Italia al primo posto tra i Paesi dell’Unione europea per nume- ro di passeggeri trasportati e al secondo posto per tonnellate di merci movimentate dai por- ti nazionali. Numeri in netta controtendenza rispetto a una congiuntura economica che continua ad arrancare, e a un sistema – Paese che non sem- bra avere ancora a errato ap- pieno le smisurate potenzialità inespresse della sua economia marittima.
Gianmichele Pau