La Sardegna diventa sempre meno Isola. Il potenziamento del traffico aereo passeggeri nazionale ed internazionale che sta interessando il territorio negli ultimi anni ha inciso fortemente sulle abitudini dei cittadini (sardi e non), grazie all’allungamento della stagione turistica a mesi non convenzionali (la cosiddetta “destagionalizzazione”) e soprattutto alla possibilità di fruire di voli low cost con l’Italia e l’Europa in tempi brevissimi ed a costi accessibili.
Si è passati dai 6 (tre ad Alghero e tre ad Olbia) del 2004 agli attuali 68 distribuiti tra i tre più importanti scali sardi (Cagliari, Alghero ed Olbia) e già la Regione Sardegna ha annunciato che, dalla prossima primavera, altri 15 saranno i voli da e per Cagliari e 6 da e per Alghero.
Dal capoluogo sardo, attualmente collegato con Barcellona e Madrid, sarà così possibile raggiungere le principali capitali europee (Bruxelles, Düsseldorf, Edimburgo, Baden, Manchester, Marsiglia, Parigi e Siviglia) e città italiane (Trieste, Treviso, Brescia, Genova, Forlì, Cuneo, Roma Ciampino, oltre Pisa e Bergamo già collegate). Alghero amplierà la sua offerta di collegamenti con Parigi, Oslo, Bruxelles, Genova, Treviso e Forlì, confermando le tratte per Barcellona, Brema, Dublino, Düsseldorf, East Midlands, Francoforte, Liverpool, Londra, Madrid, Stoccolma, Pisa e Roma Ciampino. Low cost saranno così garantiti con città ad elevato reddito medio pro capite – già coinvolte da importanti iniziative di promozione dell’intera Isola (sviluppate in starting, advertising e marketing) – e si rifletteranno in maniera positiva anche sullo sviluppo economico del territorio sardo.
La politica di potenziamento nel traffico aereo aveva già consentito nel solo primo trimestre dell’anno di registrare un aumento di 150mila passeggeri (partenze ed arrivi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (pari ad un incremento del 18%). L’aeroporto di Cagliari-Elmas aveva evidenziato un incremento passeggeri del 24% (+80% nei voli internazionali) ed Alghero del 20% (22% nei nazionali ed oltre il 15% negli internazionali), Olbia aveva sostanzialmente confermato gli ottimi risultati del 2007.
Con l’ampliamento dell’offerta aerea con la Sardegna che si svilupperà nel corso dell’anno prossimo e grazie anche alla liberalizzazione degli scali di Milano-Malpensa, Bergamo-Orio al Serio e Roma-Ciampino, la Regione Sardegna si auspica “un fortissimo impulso alla mobilità dei sardi, visto che questi voli consentiranno di evitare gli scali intermedi e un aggravio di costi” magari con la prospettiva per il 2010 di veder aumentare il traffico passeggeri anche del 40%.
Per raggiungere l’agognato obiettivo, accanto alla politica di potenziamento del traffico aereo si stanno attuando importanti interventi collaterali. In vista del vertice G8 che si terrà a La Maddalena la prossima estate, sono previsti il prolungamento della pista di volo e l’adeguamento generale dell’aeroporto di Olbia, “aeroporto ben servito e con un importante comparto di aviazione generale”. In attuazione del progetto finanziato dal Cipe e dall’Assessorato regionale ai trasporti, sarà realizzato il collegamento della rete ferroviaria con l’aeroporto di Cagliari-Elmas, agevolando così la maggiore fruibilità della stessa aerostazione ed il trasferimento dei passeggeri da e verso il centro del capoluogo sardo. Dopotutto “Cagliari Elmas è il sesto aeroporto del sistema italiano, ma il primo per crescita del numero di passeggeri italiani trasportati negli ultimi due anni, cioè il doppio di Olbia e tre volte quelli di Alghero”.
Nel prossimo futuro dunque la Sardegna non sarà più “Isola”, ma diventerà “una grande pista per il turismo italiano ed europeo” inserita a pieno titolo nella continuità territoriale internazionale.
Pina Monni
Pubblicato su “Porto & Diporto” – Dicembre 2008