Si tratta – ha sottolineato – di «un collegamento che è stato e continua ad essere strategico nel sistema dei trasporti marittimi da e per l’isola»
Il presidente dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna, Paolo Piro, dando seguito al mandato ricevuto dal Comitato Portuale nella seduta di ieri, ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, invocando un suo intervento affinché venga evitata la soppressione a partire dal prossimo ottobre della linea traghetto trisettimanale Genova-Olbia-Arbatax operata dalla Tirrenia – Compagnia Italiana di Navigazione (CIN).
Si tratta – ha sottolineato Piro nella lettera – di «un collegamento che è stato e continua ad essere strategico nel sistema dei trasporti marittimi da e per l’isola; vettore di traffici e di ricchezza vitali per una regione pesantemente penalizzata dall’insularità e da una condizione economico-sociale al limite del collasso».
«Così come concepita, qualora la decisione dovesse essere definitivamente sancita all’interno della redigenda Convenzione Stato-Tirrenia sui collegamenti da e per la Sardegna – ha rilevato il presidente dell’Autorità Portuale – costituirebbe un ulteriore colpo mortale per il sistema portuale del Nord Sardegna e di Arbatax».
Piro ha ricordato al ministro Lupi l’emorragia di traffico che i tre porti del Nord Sardegna hanno registrato negli ultimi anni a causa dell’impatto della crisi economica: «è inesorabile – ha specificato – il dato ultimo sui traffici da e per gli scali di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres che, in appena due armi (2010-2012), causa crisi economica e riduzione del 23,5% dei movimenti nave (circa duemilacinquecento tra arrivi e partenze), ha determinato oltre il 36% dei passeggeri in arrivo e partenza, l’equivalente di circa due milioni e 100mila unità, ed il 13% sulle merci trasportate su gommato, con una diminuzione sostanziale di un milione di tonnellate in ingresso ed in uscita. Cali che, mi duole sottolineare, stiamo continuando a riscontrare anche nel corso del primo semestre 2013».
«Non posso esimermi, inoltre – ha proseguito Piro – dal segnalare il notevole disagio che la scelta arrecherebbe al compatto produttivo isolano, con la definitiva perdita di competitività nello scenario nazionale. Centinaia di aziende sarebbero costrette ad affidarsi all’unico collegamento marittimo per Genova (il giornaliero di Tirrenia) attivo sullo scalo di Porto Torres, con un pericoloso congestionamento dello stesso e delle arterie stradali, una tra tutte la statale Olbia-Sassari, purtroppo alla continua ribalta nelle cronache per gli incidenti mortali. Ancora di più, il taglio andrebbe ad incidere sulla drammatica situazione occupazionale degli operatori del porto, in particolare sui dipendenti della Compagnia portuale Filippo Corridoni di Olbia (che attualmente svolge le operazioni portuali per conto della Tirrenia), trentatré dei quali in regime di cassa integrazione dal mese di gennaio 2013».
Piro ha concluso esprimendo «l’augurio che si possa addivenire ad una soluzione pacifica che faccia salvo il collegamento col porto ligure».