Un percorso didattico d’eccellenza in grado di garantire un titolo di pregio e un impiego sicuro e in pianta stabile in tempi brevi.
La formula vincente di una formazione post diploma che diventa un mestiere reale si rinnova in questi giorni a Cagliari con il quarto corso -periodo formativo 2018/2021- dell’istituto tecnico superiore Mo.So.S (acronimo di Mobilità Sostenibile Sardegna) dedicato alla preparazione delle nuove figure professionali specializzate nell’ambito della mobilità marittima sostenibile, con il rilascio dei titoli di tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci – conduzione del mezzo navale.
Una stagione didattica ai nastri di partenza per i nuovi 27 corsisti, presentata con i crismi dell’ufficialità nella sede della Capitaneria di porto di Cagliari dall’intero corpo docente, dal presidente Roberto Neroni e dal direttore operativo Giovanni De Santis,il quale ha richiamato in breve gli scopi e le attività della Fondazione nell’ambito delle priorità strategiche per lo sviluppo economico del paese. Dopo i saluti di rito, il Direttore marittimo e comandante del porto di Cagliari CV(CP) Giuseppe Minotauro ha illustrato agli allievi il loro percorso formativo.
Il saluto del Collegio nazionale CLC e CM è stato invece portato dal responsabile della Delegazione di Cagliari Nicola Silenti.
La cerimonia è avvenuta all’indomani di un altro importante evento andato in scena nello sfarzoso contesto del Palazzo regio del capoluogo sardo per la consegna dei diplomi ai 18 allievi del primo corso partito ormai quattro anni or sono. Allievi nella stragrande maggioranza premiati, a nemmeno tre mesi dal conseguimento del titolo, con un contratto di lavoro e un impiego nel comparto marittimo per una percentuale di placement pari all’88 per cento: un risultato senza paragoni, specie se considerato nell’attuale contesto occupazionale marittimo.
Il percorso formativo 2018/2021, ideato e imbastito su misura per gli allievi diplomati negli istituti tecnici nautici della Sardegna, Civitavecchia (due) e Marsala (uno), destinatari privilegiati di questo surplus di conoscenze teoriche e abilità pratiche da spendere in un mercato del lavoro sempre più alla ricerca di personale qualificato già pronto ad essere immediatamente operativo sul campo. Uno strumento didattico che si deve alla volontà strategica della Regione Sardegna di sostenere e incoraggiare lo sviluppo del territorio attraverso l’impiego della tecnologia applicata all’economia del mare, favorendo l’incontro tra la domanda delle imprese del settore di personale altamente specializzato e gli allievi provenienti dagli istituti nautici, formati a tale scopo da un’ormai rodata squadra di docenti in un percorso di studi alternativo all’università. Un’esperienza di successo che è in larga parte una conferma della bontà dello strumento ITS, ideato ormai diversi anni orsono con l’obiettivo di dare vita a dei poli didattici ad alta specializzazione tecnologica con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e la competitività del paese grazie al modello organizzativo della fondazione: un modello che incentiva la partecipazione e la collaborazione tra imprese, centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali e sistema scolastico e di formazione.
Un risultato di successo che si deve all’impegno, alla tenacia degli allievi, ma che di certo non sarebbe stato possibile senza il contributo di un valido corpo docente, dell’instancabile opera del direttore operativo Giovanni De Santis, del sostegno fattivo di Comuni e Regione ed inoltre il supporto quanto mai prezioso delle compagnie di navigazione che hanno consentito lo svolgimento del tirocinio formativo a bordo delle proprie navi. Una perfetta sintonia di intenti che oggi consente a diverse decine di diplomati sardi di programmare e pianificare la propria esistenza arricchita da un’appagante e più che mai dignitosa realizzazione professionale, ma anzitutto umana, che si deve alla garanzia di una professionalità di prestigio e, soprattutto, al coronamento di un sogno: la conquista della certezza di un posto di lavoro.
Vita e Mare
Nicola Silenti