Mobilità e Formazione. La rotta delle professioni del mare, come già accennato nei precedenti numeri di “Vita e Mare”, appare segnata in modo irrinunciabile da queste due coordinate. Un responso, quello tracciato dall’ultimo Rapporto sull’e……conomia del mare, che delinea i contorni di un settore promettente come solidità e come potenzialità nel lungo periodo, inducendo ad uno studio attento e ad una riflessione ponderata i marittimi in cerca di un’occupazione di terra stabile e duratura.
É necessario rivitalizzare le suddette professioni riallineando i percorsi formativi dei marittimi agli standard di certificazione professionale internazionali. Occorre sicuramente farlo – a nostro parere – accogliendo le nuove sfide del mercato globale, ma cercando, al contempo, di dare una risposta alle storiche carenze e ai ritardi cronici dell’industria del mare.
I diversi segmenti dell’economia marittima – costituiti da, lo ripetiamo, trasporti marittimi, porti e attività che ruotano intorno ad essi, cantieristica, attività di supporto alla navigazione, terziario marittimo, pesca e diporto – sono interessati da un processo di rinnovamento e di trasformazione inarrestabili, in cui a fare la differenza è ancora una volta la qualità del fattore umano: da qui la necessità di riqualificazione, riconversione e riadattamento di una parte considerevole del vasto numero di figure professionali oggi attive nel “cluster” marittimo. Una sfida e insieme un’opportunità, accomunate da un unico denominatore: le competenze.
In un contesto di concorrenza globale, la prima e fondamentale conoscenza richiesta in tutti gli ambiti del comparto, è senza ombra di dubbio quella riguardante la lingua inglese. Competenza ormai considerata medium indispensabile non soltanto ai quadri intermedi ma anche ai ruoli più direttamente operativi.
Un’altra riflessione – conseguente all’osservazione di quanto velocemente oramai avanzi l’informatizzazione, interessando sia documentazioni che processi produttivi – ci conduce a individuare, nell’acquisizione delle competenze informatiche, l’ulteriore chiave di volta verso una formazione professionale al passo con i tempi e le tecnologie.
Tema cruciale nel mercato marittimo è la sicurezza: in un settore rigidamente inquadrato da normative a dir poco inflessibili sul tema della “safety” e della “security”, non è certo casuale il fatto che la totalità delle aziende di “settore” ritenga fondamentali i corsi di formazione e di aggiornamento sulla materia, che ottimizzino la combinazione tra competenze gestionali e giuridiche e capacità pratiche, derivanti da esperienze e conoscenze acquisite durante la vita di bordo. Ad uno sguardo rapido d’assieme, non può sfuggire il richiamo ai settori ambientali e a quelli della logistica e del lavoro portuale, che evidenziano relazioni operative tra il personale di terra e quello di bordo.
Esperienze di comando di navi e di vita di bordo, specialmente a livello direttivo, sono senza dubbio funzionali al superamento di ostacoli di natura tecnica, che potrebbero insorgere con personale altrimenti a digiuno di terminologia marittima e con lacunosa conoscenza del sistema nave o – tanto per fare un esempio – delle procedure di carico e scarico dei container.
Concludiamo con un accenno anche alle opportunità non trascurabili offerte dal diporto nautico, individuato come fucina delle nuove professioni marittime. A cominciare dall’area della cantieristica nautica, della manutenzione di natanti e imbarcazioni da diporto, dal comparto tecnologico, per finire con quello molteplice della ricettività portuale, come ci suggerisce la crescente richiesta di tecnici per la gestione dei porti turistici.
Come si evince da queste succinte note, il quadro delle competenze spendibili dal personale di bordo negli impieghi a terra, è vasto e variegato, ma deve essere sostenuto da un adeguato sistema di percorsi formativi.
Resta il fatto che le dinamiche di sviluppo e le innovazioni del settore marittimo si confrontano con un mercato libero, globalizzato e fortemente competitivo, in cui vengono ricercate come merce di grande pregio anche e soprattutto figure dotate di una competenza del mondo marittimo e in grado di ricoprire vari ruoli di responsabilità.
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