L’importanza di una adeguata formazione della gente di mare, scaturita dai grandi cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni nel mondo dello “shipping”, è sempre stata sostenuta dal “cluster” marittimo italiano che si è posto l’obbiettivo di “spostare il baricentro dai numeri dell’economia all’elemento umano” per ricollegare l’uomo al centro del processo di rinnovamento e di trasformazione che ha caratterizzato il mondo marittimo italiano.
Insomma non solo navi, cantieri, porti ma gli uomini delle navi, dei cantieri, dei porti che con la loro professionalità devono costituire il tessuto connettivo che li unisce.
L’Agenzia europea di sicurezza marittima (EMSA) ha valutato che la maggior parte dei sinistri in mare si verifica a causa di errori umani e quindi si conferma la necessità della formazione della gente di mare tenuto anche conto della varietà del personale a bordo proveniente dai vari paesi, da scuole diverse che parlano una lingua diversa.
Quindi il fine è di garantire una formazione non solo per l’esercizio nautico della navigazione ma anche e specialmente per la sicurezza del lavoro a bordo delle navi come ribadito dalla Convezione Int. sugli standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia che si è svolta a Manila a luglio del 2010 e che incomincerà ad entrare in vigore nel 2012.
Ed è in nome di questi concetti che il Polo formativo per l’istruzione e formazione Tecnica-Superiore – Settore Trasporti – operante in Sardegna con sede presso l’Istituto “Buccari” di Cagliari con iniziativa congiunta con l’Agenzia Regionale per il lavoro, ha avviato la seconda fase del Corso “IFTS” per Tecnico Superiore per la conduzione di navi mercantili che servirà a formare 10 Allievi Ufficiali di Navigazione e 10 Allievi Ufficiali di Macchina attraverso il completamento del periodo di imbarco necessario per il conseguimento della certificazione.
L’iniziativa è stata presentata il 14 novembre presso la sala convegni del Terminal crociere al Molo Ichnusa del porto di Cagliari, dal Preside del “Buccari” Giovanni De Santis e dal Direttore dell’agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis.
Nella prima fase del Corso, ha spiegato De Santis, “si sono svolte 700 ore di lezione in aula, durante le quali sono state acquisite competenze di base e specifiche per le figure di riferimento affrontando fra l’altro materie relative alla condotta, controllo e gestione degli impianti di propulsione ed ausiliari di bordo, stabilità, movimentazione del carico e funzione del raccomandatario”.
E ancora “la seconda fase del corso prevede un imbarco di 4 mesi con regolare contratto di lavoro al termine del quale si svolgeranno altri 100 ore di lezione in aula per il modulo specialistico sostenendo l’esame finale del corso con il conseguimento della specializzazione e rilascio della relativa certificazione delle competenze validate dalla Regione Sardegna spendibile in Italia ed Europa”.
Inoltre ha aggiunto Tunis “si tratta di un progetto che è un modello di sistema occupazionale che offre sbocchi lavorativi e che può essere mutuato in altre realtà” , concludendo “che i primi allievi imbarcheranno con le Compagnie Augusta Due, Marnavi, Montanari e Synergas anche grazie alla collaborazione dell’Italmar Sardinia”.
Com’è noto la flotta nazionale soffre di una carenza di ufficiali e quindi l’istituzione del corso IFTS – fortemente voluto dal Preside De Santis – unitamente alla istituzione da parte del gruppo di Torre del Greco Deiulemar della borsa di studio “Filomena Lembo” rappresenta un contributo importante per la nostra marineria.
Se è vero che si parla di “crisi delle vocazioni” per le professioni del mare, le Istituzioni devono adottare misure per aiutare il sistema degli Istituti nautici a far fronte alle sfide che si trova ad affrontare.
In sintesi un attento riesame e conseguente revisione dei programmi di insegnamento che devono soddisfare i requisiti complessivi del settore marittimo; fornire alla gente di mare le competenze necessarie per migliorare le proprie prospettive di mobilità e adattarsi ai cambiamenti che interessano la professione in modo che dopo le esperienze di bordo si possa prendere servizio a terra nel mondo dello “shipping“, nel “management tecnico” e nella gestione dei porti.