Il Codice della Navigazione, all’articolo 101, introduce l’istituzione del servizio di rimorchio marittimo richiamando, all’art. 107, i servizi per l’ordine e la sicurezza del porto: “oltre che nei casi previsti dall’art. 70 – Impiego di navi per il soccorso – i rimorchiatori devono essere messi a disposizione delle autorità marittime che lo chiedono per qualsiasi servizio necessario all’ordine ed alla sicurezza del porto.”.
Se ne deduce che il rimorchio portuale è un servizio di rilevanza pubblica, di interesse generale, finalizzato a garantire la sicurezza della navigazione e dell’approdo nelle acque portuali e la protezione ed il rispetto dell’ambiente marino. Oggi la flotta dei rimorchiatori italiani vanta mezzi di recentissima costruzione, dotati di tutte le più sofisticate strumentazioni ed ha un’età media tra le più basse d’Europa.
L’ultimo gioiello di questa flotta è rappresentato, senza dubbio, dal rimorchiatore “Carlotta Onorato”, presentato ufficialmente a Cagliari presso il Molo Capitaneria, classificato come FireFighting, Rec-oil ed Escort Tug, capace di sviluppare un tiro a punto fisso pari a 75 tonnellate, lungo 32 metri e largo 12, dotato di una potenza di 5.450 HP e di una spiccata attitudine all’anticendio, alla sicurezza dei porti ed all’antinquinamento per la protezione ambientale. Come tutte le altre unità della flotta, sarà armato con equipaggio quasi totalmente sardo.
Prosegue dunque felicemente la tradizionale attività della Moby nel settore del rimorchio, iniziata sotto la guida del fondatore, Commendatore Achille Onorato che, nel 1958, con una flotta di 6 rimorchiatori a vapore, costituì la Società Rimorchiatori Sardi operando a Cagliari nel settore del rimorchio portuale e nel settore del rimorchio d’altura. Sin dalla sua costituzione venne perseguita una politica di sviluppo coerente con l’aumento dei traffici portuali della Sardegna, riuscendo sempre a soddisfare tutte le esigenze di servizio di rimorchio che derivavano dalla diffusione degli insediamenti industriali nelle zone costiere sarde.
Nel corso degli anni la flotta dei rimorchiatori portuali è ulteriormente aumentata e contemporaneamente la Società è diventata leader anche nel rimorchio d’altura. Il primo rinnovamento della flotta iniziò negli anni ’70 con i rimorchiatori “Maroso” e “Sparviero” e poi man mano con il “Tenace”, il “Vincente” ed il “Vigore”, ai quali l’estensore del presente articolo è particolarmente legato perché le prime visite per i Certificati di Sicurezza lo videro protagonista come “giovane” Ufficiale della Capitaneria di Porto di Cagliari. Ben diverso è stato invece il legame con il glorioso rimorchiatore “Impero”, vittima dello stesso rinnovamento perché ormai non adeguato alle esigenze operative della Società, che, ricordo, venne in assistenza all’unità della Capitaneria di Porto sulla quale ero imbarcato come Comandante che, al rientro da una missione lungo le coste Sud occidentali della Sardegna, ormai in avaria, si arenò nel Golfo di Palmas in una fredda notte del Febbraio 1975.
Questi ed altri ricordi mi legano all’attività dei Rimorchiatori Sardi di cui ho vissuto l’evoluzione con entusiasmo e partecipazione perché ne venivo direttamente coinvolto non solo per motivi di servizio, ma anche per una grande stima ed amicizia che l’armatore Achille Onorato nutriva nei miei riguardi che, ampiamente ricambiata, mi gratificava in quanto proveniva da un grande uomo di mare, dotato di coraggio, generosità, spirito di sacrificio e marinaresco. Nel corso degli anni l’ammodernamento e l’incremento della flotta è continuato ricevendo un ulteriore impulso dal figlio Vincenzo ed attualmente può vantare ben 16 unità tra rimorchiatori e supply vassels che svolgono attività di rimorchio portuale a Cagliari, Sarroch, Olbia, Porto Torres, Oristano, Arbatax, Portoscuso, Portovesme, Manfredonia, Barletta e Gela, attività in off-shore, di altura, assistenza alle piattaforme petrolifere, con estensione dell’operatività anche nel settore del monitoraggio ambientale per la salvaguardia delle coste dall’inquinamento marino.
In seguito alla fusione con la Moby S.p.A., nel 2005, la Rimorchiatori Sardi è diventata la Divisione Rimorchiatori del Gruppo Moby, svolgendo a Cagliari anche attività nella cantieristica navale con cantiere e bacino di carenaggio che può ospitare navi sino a 100 metri di lunghezza. Lo stesso proprietario della Moby S.p.A., nel corso della presentazione ufficiale del rimorchiatore “Carlotta Onorato”, ha disquisito anche su alcuni aspetti relativi ai porti ed al turismo della Sardegna ed, esordendo poi con la convinzione che “il business del mare è per i privati”, ha ricordato “le vocazioni completamente diverse fra Cagliari e Olbia”, specificando quindi che “Cagliari deve sviluppare il traffico container ed il transhipment, mentre Olbia sarebbe l’ideale crocevia per la penisola per i mezzi gommati che trasportano merci.” “Cagliari – ha proseguito Onorato – è la piattaforma ideale per il traffico container nel Mediterraneo e non capisco perché non decolli.” Occorre, ha aggiunto, “sensibilità politica e grande coscienza affinché le potenzialità di Cagliari, di cui parliamo da almeno 40 anni, possano tramutarsi in vero sviluppo potendo creare circa 1.500 posti di lavoro diretti ed il doppio dell’indotto.”
Nicola Silenti