Un mondo irrequieto e in continua trasformazione, alle prese con le perfide logiche del commercio globale e le sfide avvincenti di un millennio che dovrà vedere Cagliari recitare un ruolo da indiscusso protagonista. Il pianeta mare prosegue nel suo percorso di avvicinamento ai cittadini e ai suoi rappresentanti di governo locali nel pieno rispetto delle istituzioni democratiche e con immutato senso di condivisione e appartenenza. Un percorso fatto di apertura e piena disponibilità al dialogo e al confronto con le autorità di governo intrapreso nel capoluogo isolano ormai diversi anni fa, sia sul versante della didattica con la formazione teorica e pratica delle giovani leve del comparto marittimo di domani, sia con la tutela della professionalità, della competenza e dello spessore inestimabile di una forza lavoro qualificata e specializzata come poche.
Un universo, quello del mare, che dopo un lungo e franco dialogo informale a distanza ha assistito nei giorni scorsi all’incontro ufficiale tra l’assessore alle politiche del Mare del comune di Cagliari Alessandro Guarracino e il responsabile della Delegazione cagliaritana del Collegio nazionale capitani di Lungo corso e di Macchina Nicola Silenti. Un incontro dal forte valore simbolico per un’associazione professionale indipendente come il Collegio capitani, fondato nel gennaio del 1946 all’indomani della guerra e forte di un’autorevolezza sempre più indiscussa negli anni sino al riconoscimento giuridico del gennaio del 1993 da parte del Ministro della Marina Mercantile. Un’attestazione formale che ha sancito il pieno riconoscimento del ruolo insostituibile svolto dalla Delegazione locale nel garantire un riferimento istituzionale ai marittimi e dell’importanza del suo contributo offerto in qualità di associazione professionale a supporto dell’attività di enti pubblici e privati in tutte le materie inerenti le problematiche marittime.
Nel dettaglio, l’incontro con l’assessore Guarracino ha consentito alla Delegazione di Cagliari di illustrare a grandi linee la difficile situazione che sta vivendo il comparto, alle prese con la congerie di vecchie e nuove complessità che impegnano il mondo dello “shipping”. Problematiche da tempo in cima all’agenda delle priorità irrisolte del comparto come quella dell’evoluzione del trasporto marittimo, in particolare sul versante dei containers, con la trasformazione della natura dei carichi, oppure della sicurezza del lavoro nella logistica portuale, con particolare riferimento all’organizzazione delle attività di carico e scarico delle merci. Tematiche spesso legate a doppio filo con altre storiche criticità del settore come quello del futuro delle “autostrade del Mare”, della liberalizzazione dei servizi portuali, del ruolo dei porti alle prese con i cambiamenti dei mercati internazionali, senza dimenticare le vertenze “storiche” sul Registro internazionale marittimo e quello relativo alla nazionalità degli equipaggi.
Una panoramica dettagliata sullo stato di salute di uno dei settori più virtuosi dell’economia italiana e sarda, convogliata sugli aspetti più specifici della realtà portuale cagliaritana con un occhio di riguardo all’orizzonte occupazionale dei giovani allievi del locale istituto nautico e degli altri istituti dell’Isola. Tutte questioni che hanno sollecitato l’attenzione e l’interesse dell’assessore Guarracino,appassionato velista, vicino alle urgenze del comparto e sicuro senza perplessità di quanto sia necessaria la partecipazione dell’ente Comune alla governance degli scali e delle varie attività portuali: una partecipazione quanto mai indispensabile per favorire il dialogo tra città e porto, come peraltro testimoniato dall’istituzione stessa di un assessorato alle politiche del mare fortemente voluto dal sindaco Paolo Truzzu . Un mare foriero oggi più che mai delle ambizioni di riscatto di Cagliari e della Sardegna, isola d’elezione di un campionario interminabile di potenzialità illimitate che spaziano dalla filiera ittica al diporto e dalla crocieristica alla grande vetrina mondiale della vela. Potenzialità inespresse che reclamano la collaborazione e il supporto fattivo delle istituzioni di ogni ordine e grado e soprattutto dell’abbattimento del vero, grande ostacolo di ogni speranza di cambiamento del pianeta mare: la burocrazia.
Nicola Silenti
(ilsarrabus.news)