Il Premio San Giorgio che si è svolto a Genova il 20 ottobre u.s. è nato nel 1967 da un’idea del giornalista Decio Lucano e dell’armatore Alberto Cameli. Da allora non si è mai fermato.
Anche in questa occasione il Presidente del Collegio Nazionale,Comandante Giovanni LETTICH ha ricordato che è” necessario un salto di qualità concreto nella formazione degli Ufficiali a partire dagli Istituti Nautici anche sulla scorta del Protocollo d’intesa tra il MIUR,Comando generale Cap.di porto e il Collegio stesso per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro nel settore professionale marittimo portuale”.
Purtroppo gli unici a non capire l’importanza di questi piccoli passi sono proprio quei politici che dovrebbero essere vicini al comparto marittimo a similitudine di altri Paesi europei che hanno capito benissimo quale risorsa importante rappresenti il lavoro marittimo e quindi difendono il proprio personale navigante mentre in Italia non si fa altro che ostacolare la categoria con una burocrazia crescente ma soprattutto con una notevole indifferenza.
Gli Ufficiali italiani sono sempre stati competenti e professionali,tuttavia la competitività è altissima e il personale straniero è maggiormente tutelato nei propri Paesi di provenienza rispetto agli Italiani. Quindi la concorrenza sul lavoro è spietata; occorre essere preparati al meglio, sempre aggiornati, al passo con i tempi.
il Collegio resta in prima fila per sensibilizzare la politica sulle tematiche del lavoro marittimo.
La marineria italiana è sempre stata il fiore all’occhiello per il nostro Paese; ai ragazzi e ragazze che raccoglieranno il testimone, auguriamo di essere parte di un’autentica rinascita della nostra bandiera sui mari.
