Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha licenziato il decreto “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”. Il decreto, approvato nel corso del Consiglio dei Ministri n. 33, è stato proposto dallo stesso premier, Paolo Gentiloni, e dal ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.
«Il decreto, che fa seguito a quello dello scorso dicembre (D.L. 243/16) con il quale sono stati aumentati gli incentivi agli investimenti industriali – si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi – prosegue lo sforzo del Governo di attivare interventi di aiuto ad alta intensità al Mezzogiorno».
Nello specifico, il nuovo provvedimento mira a incentivare, anche con l’implementazione di risorse aggiuntive, la nuova imprenditorialità. Prevede infatti l’istituzione di una specifica disciplina per la regolamentazione delle zone economiche speciali (ZES), “con particolare riferimento – prosegue la nota stampa – alle aree portuali, nonché una serie di misure di semplificazione e per la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati, nel Mezzogiorno”.
Le principali aree portuali del Mezzogiorno interessate sono Cagliari, Gioia Tauro e Taranto, che erano già inserite in una proposta di legge che mirava alla creazione di zone economiche speciali nell’hinterland portuale delle suindicate città. L’intenzione dell’esecutivo, con il decreto approvato ieri, è quindi quella di velocizzare l’iter burocratico per l’istituzione delle Zes .