Entro fine giugno ci sarà la riforma dei porti e la nomina dei presidenti delle autorità portuali, sia di quelle commissariate sia di quelle che hanno ancora un presidente in carica (attualmente sono otto, di cui cinque in scadenza quest’anno). Lo ha garantito Luigi Merlo, consulente del ministero dei Trasporti, nel corso di una visita al porto di Napoli organizzata dal Propeller Club partenopeo presieduto da Umberto Masucci.
La tempistica, garantisce Merlo, sarà la seguente: a giorni il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla legittimità dell’articolo 29 dello “Sblocca Italia” – quello del “Piano strategico nazionale della portualità e della logistica” varato dal Consiglio dei ministri a settembre del 2014 e dichiarato incostituzionale dalla Consulta a dicembre dell’anno scorso. Dopo la pronuncia del Consiglio, data favorevolmente per scontata, il Piano, inclusa la riforma dei porti varata in CdM a gennaio scorso, andrà alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato per il parere non vincolante. «Avranno sessanta giorni di tempo per emettere il parere, dopodiché il Consiglio dei ministri potrà varare il decreto legislativo che creerà le Autorità di sistema e ripristinerà la governance nei porti», conferma Merlo.
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